TESORI DELLA NOSTRA TERRA
SITI STORICO-ARTISTICI E CULTURALI DI ELEVATO PREGIO
La prima citazione certa risale al 1200. Risultava essere dotata di un cimitero, di cui si vede parte del muro di cinta. Alla base del campanile si nota una pietra d’angolo dalla curiosa iscrizione con incisi misteriosi caratteri non ancora decifrati, che sembrano forse appartenere all’alfabeto runico...
Così definito per le 3 torri emergenti, il castello di Credazzo (da “creda-credaz” cioè creta, argilla) si articola in una grande casatorre, l’antico mastio, in una torre di guardia posta a Nord e in una torre a sperone scudata. Il nome di Credazzo appare per la prima volta in un documento del 1233...
Il curioso nome deriva dalla forma aguzza, acuta del colle alle spalle dell’edificio di aspetto neo-romanico. Nel 1932 l’avvocato Giulio Bottari, discendente della nobile famiglia bellunese dei Bottari de Castello, decise di affidare all’architetto Giovanni Possamai l’incarico di edificare un nuovo santuario...
I Savoini appartengono a un casato già importante nel XIV secolo per l’intensa attività svolta in ambito agricolo e commerciale, mirata all’approvvigionamento e alla distribuzione di cereali nel territorio. Il complesso abitativo sorge ai piedi dei primi rilievi...
I primi insediamenti fortificati sul colle risalgono all’Alto Medioevo. La data di riferimento, in base alla tradizione, è il 962, allorché il prelato di Ceneda Sicardo ottiene l'investitura del feudo da Ottone I. Nel 982 il castello è controllato dal vescovo di Belluno Giovanni...
Il colle Porchera si eleva con un ripido versante (dislivello di 130 m) sul centro di Farra, raggiungendo l’altitudine di 292 metri in sommità. Uno smottamento lungo il pendio causato da un nubifragio nella primavera del 1982 portò alla luce frammenti di materiale ceramico preistorico...
I Caragiani, facoltosa famiglia lagunare d’origine greca, commissionano una raffinata abitazione signorile all’architetto Francesco Maria Preti nel 1737, due anni dopo la realizzazione della celebre villa Pisani a Strà...
Nell’aprile del 568, dopo una lunga sosta in Pannonia, il re longobardo Alboino conquista Cividale: con un esercito di 200.000 armati, donne, bambini, vecchi e schiavi, su cavalli o carri, il sovrano avanza verso città e campagne del Veneto. Nelle terre occupate, sorgono in collina tante Fare gruppi parentali armati, guidati da un nobile condottiero...
Nel corso della Grande Guerra, dopo l’invasione nemica del 9 – 10 novembre 1917 le colline diventano per gli occupanti rifugi alquanto protetti e allo stesso tempo ottimi punti d’osservazione: non tardano così a spuntare qua e là, sfruttando la natura carsica del terreno, veri e propri trinceramenti, gallerie ampie e profonde...